Con
l’inizio degli anni ’90 in questa regione ha preso l’avvio
un programma pluriennale per la costruzione di una Rete Ciclabile di
1.000 km (600 km per la provincia di Bolzano e 400 km per la provincia
di Trento) che permetterà di collegare le principali vallate
e le regioni confinanti.
Il CITF sta collaborando con le province di Bolzano, Trento, Verona,
Mantova, Rovigo , le regioni Veneto e Lombardia, gli Enti Parco del
Mincio e del Delta, per il completamento di un itinerario cicloturistico
“Alpi Garda Mare” che da Passo Resia condurrà al
Lago di Garda e al mare Adriatico, mediante l’utilizzo degli argini
dei fiumi Adige, Po e Mincio, e per la realizzazione di un itinerario
ciclofluviale che da Venezia condurrà a Riva del Garda e a Trento.
Il tratto altoatesino dell’itinerario cicloturistico Anello delle
Alpi ha inizio dal lago di Resia a Curon Venosta ed ha termine a Borghetto
(TN) ai confini con la regione Veneto. Il percorso si può effettuare
in 5 giorni attraverso le seguenti tappe intermedie: Merano, Caldaro,
Trento, Riva del Garda.
Il CITF consiglia le seguenti tappe e sosta :
da Curon Venosta a Merano: 78 km.
o Burgusio (Burgeis), Abbazia di Monte Maria, grandioso complesso monasteriale
di origine benedettina che conserva nella cripta e nel chiostro affreschi
di epoca romanica. Nelle vicinanze vi è il duecentesco Castel
del Principe (Fürstemburg) che fu la residenza dei vescovi di Coira
fino al 1803 e oggi ospita una scuola di agraria. Conserva una poderosa
torre merlata e resti di affreschi e arredi cinquecenteschi.
o Malles Venosta (Mals), luogo strategico dell’Alta Val Venosta
sin dall’epoca romana per la difesa della via Giulia Augusta,
che favorì attività commerciali e artigianali anche nelle
epoche successive. Nel suo centro storico rimangono diversi edifici,
torri e campanili a ricordare la sua storia.
o Glorenza (Glurns), città fortezza rinascimentale ricostruita
(1550-55) dall’imperatore Massimiliano I° d’Austria
a seguito della sua distruzione subita dalla Confederazione Elvetica
durante la guerra dell’Engadina (1499). Il borgo conserva il suo
aspetto rinascimentale e la cerchia muraria, con torri angolari, le
tre porte sormontate da torri quadrate e tozze che la rendono una delle
più caratteristiche città dell’Alto Adige.
o Parco dello Stelvio, istituito nel 1935 è la più grande
riserva naturale italiana. Si estende per circa 100.000 ettari in territorio
lombardo - trentino alto adige.
o Sluderno (Scluderns): Castel Coira (Churburg) tra i suggestivi e meglio
conservati castelli e dimore storiche dell’Alto Adige; al suo
interno gli arredi, la raccolta d’armi e armature medievali. È
meta di turismo internazionale. Museo Venostano presenta quattromila
anni di storia e cultura venostana.
o Da Lasa (Laas) a Tirolo (Tirol), il percorso permette di visitare,
masi, vigneti, frutteti, castelli e chiesette di epoca medioevale con
affreschi, sculture e arredi interni che ci ricordano la storia della
Val Venosta: a Lasa (Laas) la chiesetta romanica di San Sisinio, a Silandro
(Schlanders) Castel Silandro (Schlandersburg), a Morter il Castello
Montani (Obermontani) ove fu ritrovato il manoscritto dei Canti dei
Nibelungi, ora a Berlino, a Castelbello (Kastelbell) il Castello Juval
(ora Messner Mountain Museum Juval), a Naturno (Naturns) la Chiesetta
protoromanica di San Procolo di origine carolingia con affreschi di
derivazione celtico -irlandese databili tra il 750 e l’820 e Castel
Taranto (Tarantsberg) su di uno sperone roccioso,
o Percines (Partschins), Museo “Peter Mitterhofer” dedicato
all’inventore della macchina per scrivere, presenta la storia
e 500 modelli di macchine per scrivere.
o Lagundo: Birreria Forst storica azienda fondata nel 1857 da Josef
Fuchs.
o Tirolo (Tirol), Castel Tirolo costruito dai conti di Venosta agli
inizi del XII° sec. che ha dato origine alla contea del Tirolo,
ora adibito a Museo Provinciale della storia di questa regione. Nelle
vicinanze vi è il Castel Fontana (Brunnenburg) adibito ora a
Museo dell’Agricoltura.
Da Merano a Caldaro: 50 km
o Merano (Meran), città termale e di villeggiatura di impronta
mitteleuropea, è stata definita per i suoi edifici storici (il
gotico Duomo, Castel Trauttmansdorff, residenze nobiliari e degli asburgo)
e per la piacevole passeggiata lungo il Torrente Passirio e la città
vecchia (via Portici) la “perla dell’Alto Adige” .
Si consiglia inoltre la visita al Museo della Donna, posto in via Portici
68, dove viene ricostruita l’evoluzione della condizione della
donna dall’inizio del ‘900, e al Museo del turismo che presenta
la storia del turismo in Alto Adige.
o Cérnes (Tscherms), Castel Monteleone (Schloss Lebenberg) costruito
sopra un’altura nel XIII°secolo dai signori di Marengo. Vasto
complesso fortificato, conserva nelle sale interne armature e arredi
d’epoca e nella cappella affreschi quattrocenteschi.
o Lana tre rioni storici, situati allo sbocco della val d’Ultimo,
formano la città ove è fiorente l’attività
agricola e industriale. Da segnalare la gotica chiesa parrocchiale dell’Assunta,
la romanica chiesa di S. Margherita e il Palazzo dell’Ordine Teutonico.
o Terlano (Terlan), località famosa per il suo vino Terlaner
e la coltivazione dell’asparago bianco.
o Bolzano (Bozen), luogo di incontro della cultura italiana con quella
tedesca. Il suo abitato storico e delimitato dai fiumi Isarco e Talvera
che confluiscono nel fiume Adige . I transiti fluviali hanno favorito
insediamenti sin dall’età neolitica e romana (Pons Drusi).
Dal 1004 fece parte del principato vescovile di Trento, dal 1927 è
eretta a capoluogo di provincia. Il centro della città vecchia
è piazza Walter, delimitata in parte dal trecentesco gotico Duomo
dal caratteristico tetto policromo. Il cuore commerciale della città
è la via Portici, stretta e rettilinea delimitata dai sottoportici
ove si affacciano negozi, caffè e pasticcerie, edifici storici
dai caratteristici sporti ricchi di stucchi ed eleganti portali, e la
piazza delle Erbe da secoli luogo di mercato della frutta. La vita monasteriale
della città ci offre tre grandi complessi conventuali, ricchi
di testimonianze storico – artistico –religiose: i Domenicani
(nella chiesa affreschi di scuola grottesca –padovana), i Francescani
e i Benedettini di Muri – Svizzera ( a Gries dove i conti di Tirolo
avevano costruito nel duecento il loro castello trasformato nel 1406
dagli Agostiniani e ceduto ai Benedettini di Muri nel 1841). Nel palazzo,posto
all’inizio di via Bottai 1, che fu la residenza dell’imperatore
Massimiliano, vi è il Museo di scienze naturali che propone la
storia naturale e paesaggistica dell’Alto Adige, mentre in via
Museo 43 vi è il Museo Archeologico che ospita la Mummia del
Similaun, datata all’età del rame (III°millennio a.C.).
Il Monumento della Vittoria, che si richiama agli archi di trionfo dell’età
romana, è opera dell’architetto Marcello Piacentini (1928).
Attorno alla città i castelli Mareccio, Roncolo (1237) che posto
sopra una balza rocciosa all’imbocco della Val Sorentina, conserva
pareti affrescate con scene cavalleresche (nella “stanza del Torneo”
è dipinta una grande giostra cavalleresca), Castello di Appiano
di origini retiche, ampliato in epoca romana, più volte distrutto
e ricostruito. Nella cappella si trovano affreschi del XII° secolo:
all’esterno scene di caccia e all’interno scene del vecchio
e nuovo testamento; nel fronte absidale il famoso ciclo delle “vergini
sagge” e delle “vergini folli”.
o Appiano, centro agricolo che dà inizio alla “Strada del
vino” che conduce al lago di Caldaro.
Da Caldaro a Trento: 48 km
o Caldaro
rinomata località turistica ed enogastronomia di lago, circondato
da dolci declivi coperti da vigneti. Nel Museo del vino vi è
la storia della viticoltura locale, le tecniche e i macchinari del passato
mondo contadino (Il “vinum de Caldero” è gia citato
nel 1220) . La via del vino prosegue fiancheggiata da cantine vinicole
(Di Pauli), masi e vigneti e ci conduce a San Michele all’Adige,
dove nei locali del soppresso (1810) convento degli Agostiniani (fondato
nel 1145) è stato ricavato il Museo degli Usi e dei Costumi della
Gente Trentina, e a Lavis con la sua Cantina Vinicola .
o Val di Sole solco vallivo tra la catena montuosa dello Stelvio e quella
dell’Adamello Brenta è una deviazione da Caldaro che può
portare il cicloturista, percorrendo la ciclopista del Val di Sole,
al più notorio centro sportivo fluviale italiano.
o Trento capoluogo della regione situata in una conca valliva tra la
riva del fiume Adige il massicio del Bondone e la Paganella. Le sue
origini sono retiche, ma il suo primo assetto urbano è romano
(Tridentum). Fu sede di un ducato longobardo e dal 1027 di principato
vescovile. Il patrimonio artistico è particolarmente legato al
potere vescovile: il Castello del Buonconsiglio, ora sede museale, in
stile gotico-veneziano e in parte rinascimentale, fu la residenza del
principe vescovo dal 1259 fino ai primi dell’800. Di rilievo gli
affreschi quattrocenteschi della Torre dell’Aquila e della Torre
del falco; il duecentesco duomo in stile gotico e l’adiacente
Castelletto dei vescovi fortezza inespugnabile che si affacciano sulla
piazza Duomo dove termina la signorile via Belenzani in cui si affacciano
palazzi rinascimentali affrescati. Il Museo dell’aviazione G.Caproni
in località Matterello.
Da Trento a Riva del Garda: 46 km
o Besenello: Castello Beseno occupa la sommità di una collina
ed ospita una mostra di armi antiche (dal ’300 al ‘700).
o Rovereto è il capoluogo della val Lagarina. La città
vecchia si colloca alle pendici del Castello costruito nel ‘300
da Guglielmo di Castelbarco (su fortificazioni precedenti) e ampliato
nel secolo successivo durante la dominazione veneziana (1416-1509).
Più volte assediato e incendiato, nel ‘500 diviene caserma
asburgica e dal 1921 sede del Museo della Guerra. Il MART è un
edificio moderno, progettato dall’arch. Mario Botta, è
il maggiore museo di arte moderna e contemporanea del Trentino (2002).
o Riva del Garda è la parte terminale Nord del Lago di Garda,
il più grande dei laghi prealpini e italiani. Stazione climatica
e centro di sport acquatici (vela, surf, canoa).
Da Riva del Garda ad Avio:36 km
Percorso che costeggia il lago di Garda, i biotopi dei Giganti , dei
Lavini di Marco e di Palù di Borghetto e che termina a Borghetto
Nei pressi di Avio si incontra il Castello di Sabbionara, costruito
dai Castelbarco, feudatari della Val Lagarina a difesa dei confini con
il territorio Veneto, che ha ospitato illustri personaggi storici e,
nel 1347, l’imperatore Carlo IV. Presenta sale con affreschi trecenteschi
di soggetto cavalleresco e di allegorie amorose.
Varianti percorso:
Da Riva del Garda a Peschiera del Garda, percorrendo la trafficata strada
provinciale panoramica che costeggia il lago di Garda 60 km
Da Trento agli Altopiani di Folgaria e Lavarone
È una variante del percorso che da Trento, attraverso il lago
di Caldonazzo, conduce agli
Altopiani di Lavarone e Folgaria utilizzando la rete cicloturistica
“100 km dei Forti”( che permette di visitare fortezze, postazioni,
trincee della Grande Guerra, e di immergersi fra le montagne e i verdi
pascoli, a contatto con le malghe e degustare prodotti tipici della
zona), per poi proseguire in territorio vicentino e ricongiungersi all’itinerario
principale dell’ Anello delle Alpi.
Da Trento si consiglia di raggiungere Calceranica mediante il trasposto
ferroviario in quanto questo tratto di percorso è in fase di
progettazione e di prossimo realizzo.
Info
:
turistiche www.provincia.bz.it/turismo.htm / www.visittrentino.it
rete ferroviaria www.ferroviedellostato.it / www.vinschgauerbahn.it/it/trenoebici.asp
noleggio biciclette comune di Bolzano > Ufficio Mobilità tel.0471.997877
comune di Naturno www.naturns.it/biken
comune di Merano www.gemeinde.meran.bz.it/it/infocitta/traffico.asp / www.bzgbga.it/pisteciclabili.asp
come di Trento Ufficio Relaz. Pubbl. tel. 0461.884453 / 800017615
ostelli della gioventù www.ostellionline.net
agriturismo www.agriturismo-on-line.com
bed & breakfast www.bed-and-breakfast.it/bb_trentino_alto_adige.cfm
campeggi www.campeggi.it/trentinoaltoadige/
attività canoistiche www.visittrentino.it/Canoa/Kayak
associazione vela www.federvela.it/welcome.html
cartografia:
Eaterbauer – Verlag Radtourenbuch und Karte 1:75.000
“Etsch-Radweg” Vion Landeck nach Verona www.esterbauer.com (solo versione in lingua tedesca)
KOMPASS Bike Guide Südtirol www.bikearena.it (versione
solo in lingua tedesca)
Carte Stradali KOMPASS 1:150.000 (n. 356 Alto Adige Dolomiti) e 1:25.000 www.kompass.de / www.kompass italia
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